Consiglio provinciale

Mercoledì 20 novembre ore 19.30

Derivazione acque pubbliche e licenze di attingimento

Il servizio si occupa delle procedure connesse al prelievo di acque pubbliche: derivazioni. La Provincia è competente al rilascio di concessioni per le piccole derivazioni.

Cos’è

La Provincia rilascia autorizzazioni e concessioni relative a:

  1. scavo di pozzi e ricerca di acque sotterranee (articoli 22 e 23 del Regolamento regionale 2/06)
  2. attingimento d’acqua (articolo 32 del Regolamento regionale 2/06)
  3. piccole derivazioni d’acqua (Regio decreto 1775/1933 e Regolamento regionale 2/06)
  4. la polizia delle acque relativa alle funzioni di cui ai precedenti punti
Durata delle concessioni

La Provincia rilascia la concessione di derivazione di acque pubbliche per un periodo massimo di 30 anni (40 anni per uso irriguo).
Nel caso di prelievi limitati nel tempo da corpi idrici superficiali può essere rilasciata una licenza di attingimento per un periodo non superiore a un anno, rinnovabile per un massimo di cinque volte, alle condizioni e quantità massime indicati all’articolo 32 del Regolamento regionale 2/2006.

La licenza può essere revocata in ogni momento per motivi di pubblico interesse.

Uso domestico

L’uso domestico delle acque sotterranee non è soggetto a regime di concessione e al relativo canone e può essere effettuato, alle condizioni indicate all’articolo 4 del Regolamento regionale 2/2006, previa comunicazione da inviare alla Provincia.

Per uso domestico si intende l’estrazione di acqua sotterranea da parte del proprietario di un fondo, ovvero da parte dell’affittuario o dell’usufruttuario dietro consenso espresso del proprietario, e la sua destinazione all’uso potabile, ivi compreso quello igienico, all’innaffiamento di orti e giardini, all’abbeveraggio del bestiame ivi compreso l’uso per scambio termico in impianti a pompa di calore, purché tali usi siano rivolti al nucleo familiare dell’utilizzatore e non configurino un’attività economico-produttiva o avente finalità di lucro.

È libera la raccolta di acqua piovana in invasi o cisterne a servizio di fondi agricoli o di singoli edifici.

A chi si rivolge

Tutti i soggetti pubblici o privati che intendono derivare acque superficiali o sotterranee.

Accedere al servizio

Presentazione delle domande

Le nuove istanze di derivazione acqua pubblica, comprese le richieste di  variante, subentro, rinuncia, rinnovo, licenza d’attingimento, uso domestico, dovranno essere “obbligatoriamente” presentate tramite il portale on-line di Regione Lombardia Sipiui.

L’utente, oppure il tecnico incaricato, dovrà iscriversi al portale seguendo le indicazioni indicate nello stesso. Le credenziali d’accesso sono strettamente personali e si riferiscono alla persona fisica che compilerà i moduli online (il “compilatore”). Questa persona non è necessariamente il rappresentante legale della ditta o chi firmerà il documento compilato, ma può essere un delegato che si limita all’operazione di compilazione (es. consulente/tecnico).

La domanda, sia che si tratti di persona fisica (es. privato cittadino) o di persona giuridica (legale rappresentante d’azienda, di consorzio, d’impresa ecc.), andrà sottoscritta dal richiedente con firma elettronica avanzata (tramite Cns e software scaricabile dal sito di regione) oppure con firma digitale.

Il numero verde e la mail da utilizzare per qualsiasi dubbio o domanda relativa al caricamento delle istanze in Sipiui sono: 800.318.318 da rete fissa e 02 32323325 da rete mobile e estero / e-mail: assistenza-sipiui@lispa.it.

Eccezioni

Istanze di derivazione soggette a valutazione di impianto ambientale

Sono escluse dalla procedura sopra descritta solo le istanze di derivazione soggette a valutazione d’impatto ambientale e disciplinate dal decreto legislativ0 104/2017 (Provvedimento autorizzativo unico – Paur).

Denunce volumi d’acqua derivati

Con deliberazione della Giunta regionale 7719 del 28 dicembre 2022 è stato stabilito che le denunce annuali dei volumi d’acqua derivati, relative all’annualità 2022 e seguenti, dovranno essere presentate unicamente in forma telematica tramite l’applicativo Sipiui. Il termine per la presentazione della denuncia annuale delle acque derivate è stabilito al 31 marzo di ogni anno come previsto dalla deliberazione della Giunta regionale 12194 del 21 febbraio 2003.

Tutti coloro che derivano acque pubbliche (da pozzo, da sorgente o da corso d’acqua superficiale) sono tenuti a presentare la denuncia annuale delle portate e dei volumi d’acqua derivati nell’anno e, nel caso di derivazioni a scopo idroelettrico, anche dell’energia prodotta.

Sono esclusi dall’obbligo di presentazione tramite Sipiui della denuncia annuale delle acque derivate, i prelievi definiti come domestici dall’articolo 4 del Regolamento regionale 2 del 24 marzo 2006.

Esclusivamente per le utenze domestiche la trasmissione della denuncia dei volumi di acqua prelevati deve avvenire tramite l’apposita modulistica da inviare, tramite pec o in formato cartaceo, al Protocollo alla Provincia di Lecco.

La scadenza per la presentazione è entro il 31 marzo di ogni anno con riferimento all’anno precedente.

Comunicazione di perforazione piezometri/sondaggi esplorativi

La realizzazione e gestione di manufatti per il controllo piezometrico della falda e della qualità dell’acqua è soggetta a comunicazione alla Provincia, secondo quanto previsto dall’articolo 5 del Regolamento regionale 2 del 2006. Tale comunicazione preventiva deve contenere l’ubicazione, le caratteristiche costruttive, la stratigrafia di tali manufatti e, ove richiesto, i dati periodicamente rilevati.

Qualora le perforazioni siano funzionali all’abbassamento della falda per l’esecuzione di opere, con esclusione delle perforazioni finalizzate ad interventi di sistemazione idrogeologica, alla comunicazione devono essere allegati:

a) relazione tecnica generale

b) progetto di massima delle perforazioni

c) cartografia idonea a individuare la localizzazione della perforazione (corografia su carta tecnica regionale in scala 1:10.000 e planimetria catastale)

Decorsi 30 giorni dal ricevimento di tale comunicazione senza che la Provincia abbia comunicato un divieto o richiesto ulteriori adempimenti, l’interessato può dare inizio ai lavori, adottando in ogni caso le cautele necessarie a prevenire effetti negativi derivanti dall’eventuale messa in comunicazione di falde diverse.

Entro il suddetto termine di 30 giorni la Provincia può prescrivere l’adozione di particolari modalità di esecuzione delle opere ai fini della tutela dell’acquifero sotterraneo.

La comunicazione deve essere effettuata in conformità al relativo modulo. Entro trenta giorni dalla conclusione dei lavori di perforazione l’interessato deve trasmettere alla Provincia la stratigrafia dei terreni attraversati, ai sensi dell’articolo 5, comma 5, del Regolamento regionale 2/2006.

Costi

Comunicazione di Uso domestico

Nessun costo

Domanda per licenza di attingimento
  • Istanza in marca da bollo (importo di € 16,00)
  • Spese di istruttoria pari a € 25,82 (da versare mediante il sistema PagoPa)
  • Marca da bollo per il rilascio del provvedimento
  • E’ necessario inoltre versare, in occasione del rilascio della licenza, un canone che viene quantificato in base al tipo di utilizzo dell’acqua e alla quantità autorizzata
Domanda per concessione di derivazione
  • Istanza in marca da bollo (importo di € 16,00)
  • Spese di istruttoria pari a € 77,47 (€ 51,65 in caso di prelievo mediante pozzo) da versare mediante il sistema PagoPa
  • Versamento del contributo idrografico pari a 1/20 del canone annuo con minimo di € 150,00 (da versare a Regione Lombardia) e marche da bollo da apporre sul provvedimento e sul disciplinare di concessione (numero di marche da bollo variabile in funzione delle pagine che compongono il disciplinare)
  • E’ necessario inoltre versare annualmente un canone che viene quantificato in base al tipo di utilizzo dell’acqua e alla quantità concessa. Infine è previsto il versamento dell’imposta di registro in occasione della registrazione del disciplinare presso i competenti uffici dell’Agenzia delle Entrate (minimo € 200,00)
Spese di istruttoria

Versamento degli importi di seguito specificati a seconda della tipologia di pratica, mediante il sistema PagoPa.

Domande inoltrate da Enti Pubblici

Per quanto riguarda le domande inoltrate da Enti pubblici, a seguito dell’entrata in vigore del Decreto legge 1/2012, tale versamento dovrà essere effettuato con modalità di pagamento denominata “Girofondi di Banca Italia” utilizzando le seguenti coordinate bancarie: “conto corrente di contabilità speciale 0082002, sottoconto infruttifero intestato a “Provincia di Lecco” presso la Banca d’Italia”.

  • Autorizzazione per derivazione di acque sotterranee (pozzo) – € 51,65
  • Licenze di attingimento – € 25,82
  • Concessioni per derivazione di acque superficiali – € 77,47
  • Contributo idrografico: versamento pari a “1/20 del canone annuo in ogni caso non inferiore a € 150” tramite bonifico bancario a Regione Lombardia – Tesoreria regionale al seguente Iban: IT68 X030 6909 7901 0000 0 300033.
  • Spese di registrazione del disciplinare di concessione all’Agenzia delle Entrate. La quantificazione sarà effettuata all’atto del rilascio della concessione

Tempi e scadenze

Rilascio concessione di derivazione

Tempistica prevista dall’articolo 10 del Regolamento regionale 2/2006 – 18 mesi dalla presentazione della domanda (24 mesi in caso di derivazione soggetta a Via o in caso di istanze concorrenti), con esclusione delle sospensioni a carico del richiedente.

Rilascio licenza di attingimento

30 giorni dalla data di presentazione della domanda.

Uso domestico

Assenso / Silenzio assenso trascorsi 60 giorni dalla data di presentazione della comunicazione.

Comunicazione di escavazione piezometri/sondaggi esplorativi

30 giorni dalla ricezione della domanda (salvo eventuali sospensioni del procedimento).

Contatti

Referenti Elisabetta Fontana – Lena Negri
Telefono 0341 295243 – 295265
Email elisabetta.fontana@provincia.lecco.itlena.negri@provincia.lecco.it

Ufficio e Area responsabile

Acque

Prelievo di acque pubbliche e allo scarico in acque e sul suolo.

Riferimenti normativi

R.D. 1285/20
D.M. 16/12/23
T.U. 1775/33 e s.m.i.
L.R. 24/2006 e r.r. 7/2000 D.Lgs. 152/06 e s.m.i;
L.R. 26/03
Reg.R. 02/06
D.G.R.L. 8/2244/06
D.G.R.L. 8/6232/07

Ultimo aggiornamento
22/12/2023, 11:08

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