Parchi locali di interesse sovracomunale
I parchi locali di interesse sovracomunale rivestono un’importanza strategica in quanto elementi di connessione e integrazione tra il sistema del ve…
Mercoledì 18 dicembre ore 20.00
Istituzione: Deliberazione di Giunta regionale 17 luglio 1984, n. 41162
Ente gestore: Comunità Montana Lario Orientale – Valle San Martino
Superficie: 109 ettari
Caratteristiche: Il Parco si sviluppa nell’ambiente collinare del Comune di Abbadia Lariana. A differenza di quanto accaduto nel vicino Parco di San Tomaso, le aree hanno subito una minore influenza antropica, a parte gli ultimi anni. Sopra i 1.000 metri d’altitudine i boschi sono dominati dal faggio, dal carpino nero, dall’orniello e dal maggiociondolo. Oltre a volpe, scoiattolo, lepre, donnola e faina assai diffusi, nel Parco è presente anche il capriolo.
Sede del Parco: c/o Comunità Montana Lario Orientale – Valle San Martino, Via Vasena 4 – 23856 Sala al Barro – Galbiate (LC) – tel. 0341 240727, fax 0341 240734.
Riconoscimento: Deliberazione di Consiglio Provinciale 25 Giugno 2003, n. 49
Ente gestore: Comunità Montana Lario Orientale – Valle San Martino
Superficie: 1.132,1 ettari
Caratteristiche: L’area posta alle pendici del Monte Cornizzolo, del Monte Rai e dei Corni di Canzo, costituisce parte dei rilievi del fondale pedemontano a settentrione dell’ambito collinare lombardo con forti valenze geologiche e geomorfologiche. Dal punto di vista artistico e religioso, il Parco è caratterizzato dalla presenza dell’Abbazia Benedettina di origine romanica di San Pietro al Monte e dell’annesso oratorio di San Benedetto con il ciclo di affreschi risalenti all’XI secolo perfettamente conservati, dal Santuario di San Martino e dalla Chiesa di San Tomaso. La presenza del nucleo di San Tomaso, in cui è presente il museo della civiltà contadina, sottolinea inoltre il valore storico dell’area. L’area pianeggiante è occupata da coltivazioni, mentre i versanti sono ricoperti da bosco ceduo composto da roverella, carpino nero, orniello e sorbo montano. Sono presenti anche residui di vecchi castagneti e alcuni impianti artificiali di conifere. Alcuni rustici in pietra e una piccola chiesa conferiscono all’ambiente un alto valore paesaggistico.
L’attuale P.L.I.S. deriva da un ampliamento della superficie a Parco da 59 ettari del P.L.I.S. San Tomaso a 1.132,1 ettari che si sviluppano sui territori collinari dei Comuni di Valmadrera, Civate e Suello, da una quota di 300 metri fino a 1300 metri d’altitudine.
Sede del Parco: c/o Comunità Montana Lario Orientale – Valle San Martino, Via Vasena 4 – 23856 Sala al Barro – Galbiate (LC) – tel. 0341 240727, fax 0341 240734.
Riconoscimento: Deliberazione di Consiglio Provinciale 15 Settembre 2003, n. 77 e ampliamento con Delibera di Giunta Provinciale 9 Luglio 2014 n. 150
Ente gestore: Convenzione stipulata tra i Comuni aderenti al Parco che hanno individuato nel Comune di Cassago Brianza il Comune Capo-Convenzione
Superficie: 920 ettari
Caratteristiche: L’area interessata dal Parco riguarda una porzione abbastanza vasta nel territorio della Brianza, che vede coinvolti sei comuni appartenenti alla Provincia di Lecco (Barzago, Barzanò, Bulciago, Cassago Brianza, Cremella e Monticello Brianza). Si estende inoltre nella Provincia di Monza e Brianza (Renate e Besana in Brianza). Il territorio del P.L.I.S. “La Valletta” si trova interposto tra due grandi aree protette quali il “Parco della Valle del Lambro”, di carattere fluviale e il “Parco naturale di Montevecchia e della Valle del Curone”, di carattere agricolo-forestale. La particolare collocazione dell’area, ha portato a valutarla come un possibile terzo “corridoio ecologico”, un ponte di connessione tra i due Parchi Regionali, i quali rappresentano i nodi funzionali di un sistema di rete ecologica a scala provinciale e regionale.
L’ampia area verde del Parco agricolo “La Valletta” è costituita da caratteri naturali, storici e culturali propri che si sono mantenuti nel tempo. Gli elementi che permettono di conoscere le qualità e i pregi del territorio della Valletta sono sia gli elementi naturali (geomorfologia, idrologia, vegetazione, zoologia) che gli elementi culturali (uso del suolo, valori scenografici – architettonici, rete sentieristica).
Sede del Parco: c/o Comune di Cassago Brianza, Via Trento e Trieste 2 – 23893 Cassago Brianza (LC) – tel. 039 921321, fax 039 9211009.
Riconoscimento: Deliberazione di Consiglio Provinciale 29 Settembre 2004, n. 71
Ente gestore: Convenzione stipulata tra i Comuni aderenti al Parco che hanno individuato nel Comune di Carenno il Comune Capo-Convenzione
Superficie: circa 600 ettari
Caratteristiche: Il Parco è localizzato in una zona montuosa all’interno del sistema delle Prealpi Lombarde racchiusa tra il Monte Resegone, la Corna Camozzera e i Monti Tesoro e Albenza da un lato, e affacciata sul Lago di Garlate e sul Fiume Adda, dall’altro lato.
La presenza predominante di castagneti da frutto è arricchita dalla presenza di carpini neri, frassini, aceri, faggi e betulle. Lungo il Torrente Gallavesa e i corsi d’acqua sono presenti interessanti formazioni ripariali costituite da boschi igrofili e saliceti caratterizzati dell’elevato numero di nicchie ecologiche che ospitano. Nel Parco risulta molto ricca la presenza di flora protetta e fauna, in particolare di avifauna migratoria.
Oltre alla presenza di patrimonio storico – culturale e dei caratteristici roccoli, nel Parco è ben sviluppata una fitta rete escursionistica, che ha costituito nel passato una fondamentale rete di comunicazione, utilizzata negli spostamenti da e per Lecco, Como, Valle Imagna, Valtellina e Svizzera.
Sede del Parco: c/o Comune di Carenno, Via Roma 36 – 23802 Carenno (LC) – tel. 0341 610220, fax 0341 610165.
Riconoscimento: Deliberazione di Giunta Provinciale 6 maggio 2014, n. 102
Ente gestore: Convenzione stipulata tra i Comuni aderenti al Parco che hanno individuato nel Comune di Olgiate Molgora il Comune Capo-Convenzione
Superficie: 1400 ettari
Caratteristiche: La Regione Lombardia, con Legge Regionale n. 86/1983, aveva inserito quest’area nell’elenco di quelle di particolare rilevanza naturale e ambientale e successivamente, con la Legge Regionale n. 32/1996, aveva previsto l’istituzione di un parco regionale denominato “Parco San Genesio – Colle Brianza” (parco forestale e agricolo).
Il territorio in questione si estende tra la valle dell’Adda ad Est, la sella del Monte Barro su cui è adagiata Galbiate a Nord, i laghi briantei e il fiume Lambro ad Ovest, Montevecchia a Sud. Il Parco del Monte Barro, il Parco fluviale dell’Adda Nord, il Parco della Valle del Lambro e il Parco di Montevecchia e della Valle del Curone circondano completamente quest’area.
L’area interessa in questa prima fase il territorio di 6 Comuni compresi nella Provincia di Lecco: Airuno, Brivio, Garlate, Olginate, Olgiate Molgora, Valgreghentino. La denominazione storica di questo territorio è quella di “Monte di Brianza”.
Il Monte di Brianza interessa la dorsale collinare del Monte Regina (817 m), Monte Crocione (877 m) e Monte San Genesio (832 m) per poi scendere verso la Valle del Curone, presentando caratteristiche storico-paesaggistiche di grande interesse.
Questo territorio è ricoperto da boschi misti di latifoglie, con prevalenza di castagno e betulla nella parte più a Nord e robinia diffusa un po’ ovunque. Alternati alle macchie boscate ci sono seminativi, terrazzamenti coltivati a vite e qualche zona umida con flora e fauna tipiche anche a carattere protetto. Anche i funghi non mancano, ma la varietà delle specie si sta riducendo molto a causa dell’abbandono dei boschi.
La fauna del Monte di Brianza comprende diverse specie di vertebrati; oltre alle specie di anfibi e rettili comuni a tutte le aree protette della Brianza (rane, rospi, salamandre, ramarri, orbettini e vipere), vi sono numerose specie di uccelli stanziali e di passo e numerosi mammiferi tra cui i piccoli moscardini e toporagni, i ricci, ma anche scoiattoli, lepri e conigli selvatici, nonché predatori come la faina e la volpe. E’ stata segnalata anche la presenza del tasso. Inoltre l’area è ricca di percorsi e di architetture storiche.
Sede del Parco: c/o il Comune di Olgiate Molgora, Via Stazione 20 – 23887 Olgiate Molgora (LC) – tel. 039.99112.20, fax 039.508609.
Riconoscimento: Decreto deliberativo del Presidente della Provincia di Lecco d’intesa con il Direttore Generale, 23 Febbraio 2016, n. 13
Ente gestore: Comune di Barzio
Superficie: 470 ettari
Caratteristiche: il “PLIS di Barzio dal fondovalle alle Orobie” interessa le aree a Nord e a Ovest del territorio comunale di Barzio ricomprendendo la piana agricola del fondovalle del Torrente Pioverna e le fasce boscate presenti tra il confine comunale con Introbio e l’area degli impianti sciistici dei Piani di Bobbio per una superficie pari a circa 470 ha (corrispondente a circa il 22% della superficie comunale). Nella porzione più settentrionale dell’area, si segnala la presenza del “Bosco del circondario della Valsassina” che interessa ben oltre la metà dell’estensione del PLIS delimitato a ovest dalle cime del Gruppo delle Grigne (esterne al perimetro del PLIS) ed a est dalle vette dello Zuccone Campelli e dal Pizzo dei Tre Signori (anch’essa esterna al perimetro del PLIS), che delimita il confine con le Prealpi Bergamasche. I principali caratteri vegetazionali individuabili sono pascoli, faggete, mughete, praterie e formazioni petrofile.
Particolarmente significativa è la presenza di numerosi affluenti del Torrente Pioverna, da valorizzare sia nell’ottica della tutela del reticolo idrico che in quello di un potenziamento quale elemento strutturale per la realizzazione ad esempio di nuovi percorsi che possano incrementare la connessione fra le aree naturali e quelle insediate.
Il territorio del PLIS è attraversato dai tracciati guida paesaggistici (art. 26 del Norme di Attuazione del Piano Paesaggistico Regionale) tra i quali il Sentiero Italia e delle Orobie e il Sentiero della Dorsale Orobica Lecchese.
La porzione di fondovalle è caratterizzata dalla presenza di aree adatte agli usi agricoli, pascolavi e forestali. Per tali porzioni di territorio sarebbe opportuno mantenere e sviluppare la conduzione agricola, in un’ottica multifunzionale con particolare attenzione alle aree limitrofe al torrente Pioverna dove si manifesta la presenza di spazi ad elevata vulnerabilità per le risorse idriche.
Dal punto di vista architettonico nel territorio di riferimento sono presenti edifici rurali quali cascine e baite, con caratteristici loggiati in pietra e legno o portici.
Sede del Parco: c/o il Comune di Barzio, Via A. Manzoni, 12 23816 Barzio (LC) – Tel. 0341-996.125
I parchi locali di interesse sovracomunale rivestono un’importanza strategica in quanto elementi di connessione e integrazione tra il sistema del ve…
Coordina la pianificazione paesaggistica, territoriale e urbanistica, attivando anche le risorse necessarie alla promozione e allo sviluppo del territ…
Coordina la pianificazione paesaggistica, territoriale e urbanistica, attivando anche le risorse necessarie alla promozione e allo sviluppo del territ…
Ultimo aggiornamento
28/02/2024, 18:38