Corpo di Polizia provinciale

Istituito nel 2001, gestisce, attraverso un’unica struttura operativa, alcune attività di vigilanza afferenti a Settori diversi.

Cosa fa

La Polizia provinciale si è arricchita negli anni di nuove responsabilità, in linea con la contestuale evoluzione sociale e normativa, trasformandosi in una struttura complessa e specializzata, pur mantenendo la sua naturale vocazione al controllo del territorio e alla tutela della fauna locale.

La normativa di settore ha seguito le evoluzioni dei tempi mediante l’emanazione di numerosi provvedimenti legislativi che richiedono, per una loro corretta applicazione, organi di Polizia giudiziaria particolarmente competenti, in grado di districarsi nel coacervo di sanzioni dettate da una normativa complessa, cresciuta vorticosamente e non sempre con la necessaria chiarezza e coerenza.

La collocazione della Provincia nel nuovo assetto costituzionale delle competenze fra Stato, Regioni ed Enti locali ha amplificato il ruolo dell’ente intermedio su tutta una serie di materie, tra cui i controlli ambientali, attribuiti o delegati dallo Stato o dalla Regione.

Nel 2001 si è deciso di allargare il tradizionale campo di azione e il ruolo della Polizia provinciale, prevedendo l’istituzione di un nucleo ecologico-ambientale, per rispondere alle esigenze di vigilanza e controllo.

Nell’ambito delle funzioni assegnate rientra anche il coordinamento operativo e la gestione delle guardie volontarie ecologiche e ittico-venatorie della Provincia.

La Polizia provinciale si caratterizza come polizia di “prossimità” al servizio del cittadino e in stretto rapporto con un territorio interessato dai continui cambiamenti.

Polizia ittico-venatoria

E’ la competenza più antica, svolta un tempo dai “guardiacaccia” i quali, in via primaria, svolgevano i compiti istituzionali previsti da leggi e regolamenti per la prevenzione e repressione delle violazioni in materia di tutela della fauna terrestre ed acquatica, della caccia e della pesca nelle acque interne, integrati dalle  attività di cattura e abbattimento di capi a scopo selettivo e di polizia venatoria, di ripopolamento e di censimento della fauna selvatica.

Oggi l’attività della Polizia provinciale in ambito ittico-venatorio si è evoluta fino a ricomprendere in senso lato la salvaguardia delle specie faunistiche, anche in relazione alla preservazione del loro habitat naturale.

Tra gli obiettivi primari rilevano il contrasto al fenomeno del bracconaggio e in generale le azioni di presidio del territorio finalizzate al rispetto delle leggi in materia.

Nello specifico gli attuali compiti della Polizia Provinciale consistono in:

  • controllo e verifiche sulle attività ittico-venatorie
  • pattugliamento e controllo delle aree verdi e delle aree montane
  • contrasto al bracconaggio e alle attività illecite in materia di caccia  e di pesca
  • contenimento delle specie problematiche

Nell’espletamento di queste funzioni la Polizia provinciale si avvale della collaborazione di tutti i soggetti a vario titolo coinvolti in materia, associazioni di categoria (cacciatori, pescatori), di tutela ambientale o dei diritti degli animali, oltre che del prezioso supporto fornito dalle Guardie volontarie ittico-venatorie.

Polizia ambientale e tutela ambiente

La richiesta di tutela dell’ambiente da parte dell’opinione pubblica è costantemente cresciuta negli ultimi anni, determinando in materia una copiosa produzione normativa, anche a livello comunitario.

Molte leggi, sia statali che regionali, in virtù della stretta vicinanza al territorio che caratterizza le polizie locali delle Province, hanno assegnato a queste ultime un ruolo essenziale nell’assicurare il rispetto delle regole e degli “standard ambientali” fissati dal legislatore.

Gli interventi  in materia ambientale da parte della polizia provinciale vengono effettuati:

  • su richiesta o  segnalazione di soggetti esterni ( cittadini, enti, associazioni, forze dell’ordine…)
  • su iniziativa della Polizia provinciale o di altri settori dell’Amministrazione, con i quali collabora anche svolgendo funzioni di polizia giudiziaria connesse alle attività di tali servizi
  • su delega della Procura

In particolare i controlli riguardano la gestione, stoccaggio, trasporto, recupero e smaltimento di rifiuti, gli scarichi abusivi in acque superficiali e sotterranee e l’inquinamento delle stesse, le emissioni in atmosfera, gli abusi urbanistico-edilizi.

Il Corpo di Polizia provinciale coordina e si avvale in materia anche delle Guardie ecologiche volontarie (Gev).

Polizia stradale e sicurezza cittadini

Le funzioni di Polizia stradale riguardano principalmente quelle di tutela del patrimonio viario provinciale, di controllo dell’uso delle strade, di verifica dei cantieri sulle strade provinciali, della sicurezza della circolazione stradale nonché del presidio del territorio.

Il Corpo dispone a tal fine di strumentazioni tecniche quali l’etilometro, il telelaser e un sistema di rilevazione dinamica della velocità.

In tempi più recenti il bisogno di sicurezza sociale espresso dai cittadini ha condotto allo sviluppo di progetti di “sicurezza partecipata” o di azioni mirate al presidio territoriale in funzione di prevenzione e repressione dei fenomeni di disturbo, della guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze psicotrope, di microcriminalità, di danno al territorio in concorso ed in collaborazione con le altre forze di polizia statali e locali.

In tale ambito si pongono i Patti per la sicurezza stipulati fra i diversi soggetti istituzionali chiamati ad assicurare la sicurezza urbana e l’ordinato svolgimento della vita civile.

Polizia lacuale

Il controllo della navigazione da diporto nelle acque interne e la gestione del demanio lacuale e fluviale possono essere inserite a pieno titolo tra quelle attività con le quali i servizi di vigilanza delle Province hanno storicamente avuto contatto.

Lo sviluppo della nautica da diporto e delle attività a essa legate, connesso in larga parte all’espansione del settore turistico-ricreativo e la conseguente maggior fruizione degli spazi acquatici da parte di un crescente numero di utenti hanno determinato nell’utenza una forte domanda di sicurezza.

In ragione di questo fondamentale indirizzo nonché della vocazione turistico-ricreativa di molti comuni rivieraschi, la Polizia provinciale inserendosi nell’ambito di progetti interistituzionali già esistenti o in fase di sviluppo (Lario Sicuro, Patto per la Sicurezza del Lago di Como) assicura sul Lario nei mesi primaverili ed estivi servizi di polizia lacuale per la vigilanza sulla navigazione da diporto, per la sicurezza nella gestione delle coste e delle acque litorali a tutela dei bagnanti e delle attività produttive o ludiche che si svolgono sul nostro lago.

Questa  attività si svolge di concerto con le altre forze di polizia operanti nelle due Province di Como e di Lecco, sotto il coordinamento operativo del Reparto operativo aeronavale nautico della Guardia di Finanza di Como.

Il Corpo dispone per gli specifici servizi di polizia lacuale di una pilotina.

Polizia amministrativa

La Polizia provinciale svolge attualmente funzioni di polizia amministrativa nelle attività di controllo ambientale, di sicurezza stradale, di controllo delle attività ittico-venatorie e della navigazione nelle acque interne, per perseguire illeciti di natura amministrativa e penale.

Polizia giudiziaria

In conformità al disposto dell’articolo 57 comma 2 lett. b) del C.P.P. gli appartenenti al Corpo di Polizia provinciale sono agenti di polizia giudiziaria, quando sono in servizio e nell’ambito territoriale d’ente di appartenenza. Il Comandante e gli ufficiali, nei limiti delle specifiche attribuzioni di polizia locale, rivestono invece la qualifica di Ufficiali di polizia giudiziaria (articolo 57 comma 3 C.P.P; Legge 7 marzo 1986 n. 65).

La Legge 7 marzo 1986 n. 65 e la Legge 11 febbraio 1992 n. 157 (legge per la protezione della fauna omeoterma e del prelievo venatorio) precisano che gli addetti al Corpo di Polizia provinciale rivestono, nelle modalità e nei limiti previsti dalla legge, anche la funzione di agenti di pubblica sicurezza.

Collaborazioni interforze

La Polizia provinciale, ancorata al territorio, si presta alla fattiva collaborazione con tutti i soggetti con funzioni di vigilanza, presidio territoriale, prevenzione delle condotte illecite, tutela ambientale.

Oltre al sostegno assicurato, nei limiti delle proprie competenze e qualora richiesto, alle altre forze di Polizia dello Stato nelle attività di lotta e repressione dei fenomeni criminali, la Polizia provinciale di Lecco interagisce con:

Protezione civile provinciale, in situazioni di rischio o pericolo per la collettività (frane, forti nevicate, alluvioni)
Polizie locali, nell’attuazione dei progetti, piani di sicurezza e in funzione di “mutuo soccorso”
Enti e associazioni diverse (Università, centri di ricerca, Arpa, Ats, Associazioni di categoria, Motorizzazione civile, parchi e riserve) per l’approntamento e la collaborazione in studi, progetti, campagne di utilità sociale, soprattutto in campo faunistico e ambientale.

Coordinamento attività vigilanza volontaria e volontariato ambientale e ittico-venatoria

Alla Polizia provinciale compete la funzione di coordinamento gestionale dell’attività di vigilanza volontaria e del volontariato in materia ambientale e ittico-venatoria.

Oltre alla gestione diretta di circa 20 volontari tra guardiacaccia e guardiapesca (alcuni con doppio decreto), la funzione comprende anche il coordinamento operativo delle attività di vigilanza volontaria caccia e pesca dei volontari delle principali associazioni presenti sul territorio (FIPSAS, ARCI-Pesca, ARCI-Caccia, LAC, WWF, FIDC, ITALCACCIA).

Oltre ai compiti di vigilanza è da segnalare la preziosa e fondamentale collaborazione delle guardie volontarie nello svolgimento dei censimenti, così come il supporto agli uffici tecnici provinciali nell’espletamento delle diverse attività gestionali e ittiogeniche, quali le semine, il ripopolamento o il contenimento di specie animali.

Con proprio Regolamento la Provincia ha istituito il Servizio di Vigilanza volontaria per il coordinamento delle Guardie giurate volontarie delle associazioni agricole, venatorie, alieutiche e di protezione ambientale nonché di quanti si occupano di vigilanza volontaria ittico-venatoria sul territorio provinciale, ai sensi dell’articolo 27 comma 7 della Legge 157/1992, dell’articolo 48 comma 13 della Legge regionale 26/93 e dell’articolo 19 comma 7 della Legge regionale 12/2001.

Analogo regolamento disciplina nello specifico l’organizzazione del servizio volontario di vigilanza ecologica ai sensi della normativa regionale in materia (Legge regionale 9/2005). Sotto il profilo organizzativo le Guardie ecologiche volontarie (Gev) sono coordinate dalla Polizia provinciale.

L’attività delle Gev si estrinseca principalmente nel controllo preventivo del territorio di competenza, con particolare attenzione all’individuazione e georeferenziazione dei siti interessati dal fenomeno dell’abbandono  dei rifiuti ( soprattutto in area boschiva) e degli scarichi in corso d’acqua, al controllo del taglio boschi, all’educazione ambientale, alla salvaguardia della fauna e della flora.

Area di riferimento

Servizi

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Amministrativa

Responsabile dell’ufficio

Contatti

Ufficio Corpo di Polizia provinciale
corso Matteotti, 3- 23900 Lecco
Terzo piano

Orari
lunedì-mercoledì 9.00-13.00 e 15.00-17.30
martedì-giovedì-venerdì 9.00-14.00

Contatti
Telefono 0341 295254
Email polizia.provinciale@provincia.lecco.it
Pec: poliziaprovinciale@pec.provincia.lecco.it
Per comunicazioni di Polizia giudiziaria: pg@pec.provincia.lecco.it

Contributi scientifici

Lo Smergo maggiore sul lago di Como

Documento Pdf

Prima nidificazione di Smergo maggiore in Lombardia

Documento Pdf

Analisi dello svernamento del Migliarino di palude

Documento Pdf

Cuccioli fauna selvatica

Documento Pdf

Ultimo aggiornamento
31/01/2023, 10:17

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