Mercoledì 20 novembre ore 19.30
La Provincia di Lecco ha aderito al progetto WhistleblowingPa promosso da Trasparency International Italia, in collaborazione con Whistleblowing Solutions e ha adottato la piattaforma digitale prevista per adempiere agli obblighi normativi e in quanto ritiene di notevole importanza dotarsi di uno strumento sicuro per la ricezione e gestione delle segnalazioni.
Le caratteristiche per effettuare una segnalazione sono le seguenti:
La piattaforma è attiva e le segnalazioni possono essere inviate accedendo al seguente indirizzo: https://provinciadilecco.whistleblowing.it/#/
La segnalazione può essere presentata anche attraverso i seguenti canali alternativi:
Per garantire la massima tutela della riservatezza, l’accesso alla documentazione relativa alla segnalazione è consentita unicamente al Rpct della Provincia di Lecco, avvocato Mario Blandino.
Possono presentare una segnalazione tutti i seguenti soggetti:
Per segnalazione si intendono tutti i comportamenti, atti o omissioni che ledono l’interesse pubblico o l’integrità dell’amministrazione pubblica e consistono in illeciti amministrativi, civili, contabili o penali (reati contro la pubblica amministrazione, comportamenti impropri di un funzionario pubblico contrari all’interesse pubblico); condotte illecite rilevanti ai sensi del decreto legislativo 231/2001; illeciti che rientrano nell’ambito di applicazione degli atti dell’Unione europea; atti o omissioni che ledono gli interessi finanziari dell’Unione o che ne vanificano l’oggetto o la finalità.
Sono compresi anche i tentativi di violazione, nonché attività illecite non ancora compiute, ma che il segnalante ritiene ragionevolmente possano verificarsi in presenza di elementi precisi e concordanti.
Le segnalazioni non possono essere utilizzate oltre quanto necessario per dare adeguato seguito alle stesse.
L’identità della persona segnalante e qualsiasi altra informazione da cui può evincersi, direttamente o indirettamente, tale identità non possono essere rivelate, senza il consenso espresso della persona segnalante, a persone diverse da quelle competenti a ricevere o dare seguito alle segnalazioni, espressamente autorizzate a trattare tali dati ai sensi del Regolamento Ue 2016/679.
La segnalazione è sottratta all’accesso previsto dalla legge 241/1990 e dal decreto legislativo 33/2013.
I segnalanti non possono infatti subire alcuna ritorsione a causa della presentazione della segnalazione.
Il decreto legislativo 24/2023 definisce la ritorsione come qualsiasi comportamento, atto o omissione, anche solo tentato o minacciato, posto in essere in ragione della segnalazione, denuncia o divulgazione pubblica, che provoca o possa provocare alla persona, anche indirettamente, un danno ingiusto.
L’Anac è competente sia a ricevere e gestire le comunicazioni di ritorsione, sia a comminare le sanzioni amministrative di carattere pecuniario.
Ultimo aggiornamento
24/10/2023, 14:48