Mercato del lavoro lecchese: nel 1° trimestre 2023 andamento positivo
Prosegue il periodo favorevole per il sistema occupazionale del territorio.
Data: 26 Maggio 2023
Mercoledì 20 novembre ore 19.30
Prosegue il periodo favorevole per il sistema occupazionale del territorio.
Data: 26 Maggio 2023
L’analisi dei dati relativi al 1° trimestre 2023, contenuti all’interno del report 40 dell’Osservatorio provinciale del mercato del lavoro, evidenzia la prosecuzione del periodo favorevole per il sistema occupazionale del territorio, trainato soprattutto dalla ripresa del comparto artigiano, con la produzione cresciuta del 4,7% rispetto allo stesso trimestre del 2022, e l’aumento del valore aggiunto registrato nel commercio (+4,3%) e nei servizi (+8,9%).
Leggero calo tendenziale per la produzione nel comparto industriale (-0,3% nel 1° trimestre 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022), accompagnato però da un incremento del fatturato delle imprese industriali (+0,2%).
I dati rilevati dai Centri per l’impiego di Lecco e Merate, relativi agli avviamenti e cessazioni di contratto nel corso dei primi tre mesi di quest’anno, segnalano un andamento positivo dei flussi nel mercato del lavoro: il saldo tra attivazioni e cessazioni di contratto è pari a +1.750 unità, un dato a cui hanno contribuito sia gli uomini (+1.038 unità) che le donne (+718). Da segnalare la buona performance fatta segnare dall’occupazione giovanile (15-29 anni), con un saldo positivo di 956 unità.
I dati evidenziano un minor dinamismo rispetto al 1° trimestre 2022, essendo il numero degli avviamenti diminuito di circa 740 unità, passando da quasi 11mila attivazioni a 10.234. Tuttavia, tra gennaio e marzo 2023, rispetto al 1° trimestre 2022, sono diminuite anche le cessazioni di rapporti di lavoro (-640), generando quindi un saldo complessivo inferiore solamente di 100 unità rispetto a un anno fa.
Sorprende che, nel 1° trimestre del 2023, più della metà delle attivazioni (il 50,4%) abbia riguardato lavoratori privi di un titolo di studio superiore alla scuola dell’obbligo, mentre solo l’8,6% ha interessato persone in possesso di un titolo di studio universitario o post laurea.
Nell’ambito delle statistiche riguardanti le entrate previste dai datori di lavori per il 2° trimestre del 2023 fornite dal Sistema informativo Excelsior, si evidenzia un calo delle assunzioni previste rispetto ai primi tre mesi dell’anno (6.880 unità a fronte di 7.320), anche se si tratta di dati nettamente superiori alle entrate previsionali rilevate nel 1° trimestre 2022 (+18%) e all’ultimo trimestre dell’anno scorso (+11%).
Da evidenziare un ulteriore aumento della quota di figure professionali di difficile reperimento nel 2° trimestre del 2023, laddove gli imprenditori prevedono che faranno fatica a trovare oltre la metà dei profili da inserire in azienda (55,8% a fronte del 51,2% previsto per il 1° trimestre dell’anno). Se si considera che nel 2022 i datori di lavoro lecchesi avevano giudicato di difficile reperimento il 47% delle assunzioni che avrebbero fatto nel corso dell’anno, il fenomeno sta assumendo proporzioni sempre più allarmanti.
Infine, per quanto riguarda il ricorso alla cassa integrazione guadagni, le ore autorizzate dall’Inps nel 1° trimestre 2023 sono di poco superiori alle 730mila unità, un valore in linea con quello dell’ultimo trimestre del 2022, quando furono poco più di 750mila, ma inferiore a quello del 1° trimestre dell’anno scorso (-10%). Nel trimestre in esame la Cig ordinaria ha rappresentato il 93% delle ore autorizzate, mentre quella straordinaria il restante 7%.
Nei primi tre mesi del 2023 il manifatturiero ha beneficiato di quasi la totalità (98%) delle ore di Cig autorizzate, con il settore metallurgico che non solo ha assorbito circa tre quarti dell’ammontare di ore destinato al comparto industriale, ma ha fatto anche registrare un aumento di pari a più di 4 volte rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso.
Ultimo aggiornamento
25/05/2023, 08:31