Luci e ombre per l’occupazione lecchese nel secondo trimestre
Data: 13 Ottobre 2011
Mercoledì 20 novembre ore 19.30
Data: 13 Ottobre 2011
I dati relativi all’occupazione e al mercato del lavoro nel 2° trimestre 2011 confermano le difficoltà del sistema occupazionale lecchese e la scarsa dinamicità del mercato del lavoro.
I segnali positivi di alcuni comparti manifatturieri (parte del metalmeccanico e alimentare) non trovano conferma nel settore dell’artigianato, mentre il commercio e i servizi mantengono, in qualche caso con difficoltà, i propri livelli occupazionali. Il 2° trimestre è caratterizzato da un quadro di relativa stabilità, in un contesto con livelli occupazionali ancora lontani da quelli pre-crisi (2007-2008) e con dinamiche ancora contenute relativamente agli ingressi e alle uscite nel mercato del lavoro.
I livelli occupazionali rimangono deboli e in particolare, nel manifatturiero e nell’edilizia, i flussi di entrata non segnalano una decisa ripresa rispetto ai trimestri precedenti; ciò vale anche per il lavoro autonomo e la propensione alla creazione di nuove imprese.
Anche i dati relativi alle previsioni di assunzione nel 3° trimestre confermano le preoccupazioni degli imprenditori lecchesi, poco orientati alla creazione di nuovi posti di lavoro. Il minor ricorso alla CIG Ordinaria e in Deroga è annullato dall’incremento della CIG Straordinaria; alla riduzione dei lavoratori in mobilità si riscontra una riduzione degli avviamenti registrati dai Centri per l’Impiego e dei saldi (fra avviamenti e cessazioni) di poco superiori alla parità e con valori decisamente più bassi di quelli del 1° trimestre.
Le difficoltà dell’industria e delle costruzioni sono in parte mitigate dalla leggera crescita dell’occupazione nel settore dei servizi, nel quale va considerato l’effetto stagionalità legato soprattutto al settore turistico-ricettivo.
In una situazione di permanente difficoltà occorre sottolineare la performance in termini di avviamenti dei giovani tra i 20 e i 24 anni, il cui flusso nel 2° trimestre 2011 è superiore a quello dello stesso periodo dello scorso anno (da1.300 a 1.750).
Il Presidente dell’Ente Camerale Vico Valassi sottolinea che “le politiche per l’occupazione giovanile devono essere al centro dell’attenzione e dell’impegno di tutte le Istituzioni. Tra queste anche la Camera ha sempre sostenuto gli interventi finalizzati all’orientamento scolastico e professionale e quelli sulla formazione. La presenza sul territorio di centri di formazione di eccellenza, dal Polo Territoriale di Lecco del Politecnico di Milano agli Istituti Secondari e Professionali, e la numerosità di imprese, specie nel manifatturiero, sono elementi su cui investire perché il dialogo reciproco alimenti crescita occupazionale e nuova imprenditorialità. Sarà necessario, comunque, coordinare con maggior impegno le iniziative promosse sul territorio da vari Enti e Associazioni, affinché risultino sempre più efficaci all’incontro tra domanda e offerta”.
“I giovani restano la nostra priorità – ribadisce l’Assessore provinciale al Lavoro Fabio Dadati – e vogliamo che la provincia Lecco continui a essere un territorio ricco di opportunità per lavorare e creare impresa. In questo senso valuto in modo molto positivo che, sia pure in un contesto difficile, il 51% degli avviamenti complessivi nei primi sei mesi del 2011 si è registrato nella classe di età 20-34 anni. Certo è cresciuta ancora la quota di assunzioni con contratti flessibili che ha raggiunto la percentuale del 71%. Compito delle istituzioni è quello di continuare a portare avanti le iniziative fin qui svolte, innovandole e adattandole alle continue modifiche del mercato del lavoro. In questo modo potremo dare il nostro contributo per migliorare la stabilità del lavoro”.
Ultimo aggiornamento
23/06/2020, 00:18