150 ANNI DELL’UNITA’ D’ITALIA: L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE NAVA

Data: 16 Marzo 2011

In questi giorni sono tangibili l’attenzione, l’impegno, l’entusiasmo, il totale coinvolgimento di tutti noi, dalle Istituzioni alle associazioni, dal mondo della scuola fino a ogni singolo cittadino, nella partecipazione, con evidente orgoglio patriottico, alle celebrazioni del 150° compleanno della nostra Italia.

E proprio i compleanni, soprattutto quelli che segnano traguardi così importanti, sono il momento in cui fare delle riflessioni e ripercorrere le tappe salienti del nostro percorso, fatto di conquiste, vittorie, trasformazioni e, come accade a ognuno noi, di sconfitte e di perdite. Ed è proprio dai fallimenti e dalle delusioni che impariamo maggiormente e ci fortifichiamo, acquisiamo la consapevolezza che nulla è dovuto, nulla è scontato, che i traguardi hanno un costo e comportano impegno, impariamo ad assaporare quella tenacia, quella fatica che mettiamo per raggiungerli. La storia del nostro Paese ci insegna questo ed è doveroso celebrarla con il massimo rispetto, con onore, nelle forme e con le modalità che si addicono ai traguardi più ambiziosi. E da questa ritrovata e rinnovata Unità traiamo lo spunto, la forza e lo slancio per fare meglio, impegnandoci a migliorare sempre più il nostro Bel Paese.

I 150 anni dell’Unità d’Italia rappresentano una tappa fondamentale della nostra storia, ma anche un’occasione per una riflessione sull’attuale sperequazione tra le diverse parti dell’Italia, tra l’evidente differenza di trattamento tra le Regioni a Statuto speciale e quelle a Statuto ordinario, queste ultime oggetto da sempre di tagli e diminuzione di trasferimenti. L’auspicio è che l’impegno dell’attuale Governo per la modifica della Carta Costituzionale possa portare finalmente a una perequazione e a un’unità non solo formale, ma anche sostanziale, a beneficio delle future generazioni.

In questo clima di festa è doveroso rivolgere un pensiero ai nostri soldati in missione all’Estero, nei Paesi in guerra, dove l’unità è ancora un’utopia: i nostri soldati sono l’esempio concreto di solidarietà, di patriottismo, di impegno e di senso civico propri del popolo italiano.

Il mio augurio è che i valori di libertà e di democrazia, raggiunti attraverso la generosità e il coraggio dei nostri “fratelli”, dei “fratelli d’Italia”, vengano ricordati e rinnovati e che da qui si possa ripartire con ancora più entusiasmo verso altri traguardi.

Il Presidente
Daniele Nava

Lecco, 16 Marzo 2011

Ultimo aggiornamento
26/06/2020, 11:51