Riaccertamento ordinario residui
La meticolosa attività di monitoraggio e ricognizione.
Data: 12 Marzo 2024
Venerdì 27 dicembre a Lecco e Merate
La meticolosa attività di monitoraggio e ricognizione.
Data: 12 Marzo 2024
Il riaccertamento ordinario dei residui, propedeutico all’approvazione del rendiconto di gestione, è effettuato annualmente, con un’unica deliberazione della Presidente della Provincia di Lecco, previa acquisizione del parere dell’organo di revisione.
Questo atto è di estrema importanza perché comporta l’analisi di poste, soprattutto attive, che potrebbero non avere titolo a permanere nelle scritture contabili ed evidenzia le difficoltà nel calcolo del Fondo pluriennale vincolato (Fpv).
Il corretto riaccertamento dei residui attivi, infatti, è fondamentale per la prevenzione di rischi per gli equilibri di bilancio, considerato che i residui, insieme alla cassa, costituiscono la componente positiva del risultato di amministrazione al 31 dicembre di ogni anno.
Occorre procedere, in sede di riaccertamento ordinario, a uno scrupoloso monitoraggio e ricognizione dei residui in conformità ai canoni di prudenza e veridicità e, tramite una puntuale aderenza ai principi contabili di cui al punto 9 dell’allegato 4/2 al decreto legislativo 118/2011, approfondire le ragioni di effettiva conservabilità, nel conto del bilancio, dei crediti maggiormente risalenti e dei relativi titoli giuridici.
Per la gestione dei residui, con particolare riguardo ai crediti legati ai trasferimenti per investimenti, è indispensabile, inoltre, che vengano implementate le attività di controllo ai fini di un puntuale confronto e riallineamento tra i residui attivi di parte capitale conservati nel conto del bilancio e i correlati residui passivi.
In merito ai residui passivi va verificata la compatibilità della conservazione a residuo dei cosiddetti impegni “di massima”, che potrebbero riguardare impegni non conformi ai pertinenti principi contabili applicati, che richiedono, da un lato, il perfezionamento dell’obbligazione giuridica per la registrazione dell’impegno contabile, dall’altro, l’imputazione degli impegni agli esercizi in cui le obbligazioni giuridiche diventano esigibili. In linea di principio, i residui passivi da esercizi precedenti dovrebbero tendere a non esserci.
Il pv rappresenta un saldo finanziario costituito da entrate già accertate destinate al finanziamento di obbligazioni passive dell’ente già impegnate, ma esigibili in esercizi successivi ed è destinato, pertanto, a garantire la copertura degli impegni imputati agli esercizi successivi, evidenziando contabilmente la distanza temporale intercorrente tra acquisizione ed effettivo impiego delle risorse.
L’organo di revisione deve monitorare la corretta determinazione del Fpv per le spese correnti nelle fattispecie previste dai principi contabili e, qualora ne ricorrano i presupposti, per le spese di investimento, verificando le reimputazioni suscettibili di dar luogo alla costituzione del fondo, in base al principio della competenza finanziaria potenziata, verificando la corretta reimputazione degli impegni secondo il criterio dell’esigibilità
Come novità per il riaccertamento 2023, a seguito dell’entrata in vigore delle modifiche apportate dal nuovo codice degli appalti (decreto legislativo 36/2023), si evidenzia, inoltre, quanto stabilito dalla Faq 53 Arconet secondo la quale, nelle more dell’adeguamento dei principi applicati al decreto legislativo 36/2023, per le opere avviate applicando le norme del nuovo codice dei contratti, gli enti conservano il fondo pluriennale vincolato secondo le modalità previste dal paragrafo 5.4.9 dell’allegato 4/2 al decreto legislativo 118/2011, adeguandolo alle novità del decreto legislativo 36/2023 che, con riferimento alla progettazione, richiedono la prosecuzione, senza soluzione di continuità, delle attività riguardanti la realizzazione dell’opera.
I Dirigenti dell’ente, coordinati dalla Direzione I Bilancio e Finanze, hanno proceduto a effettuare la verifica sulla consistenza e l’esigibilità dei residui, secondo i principi contabili applicati della contabilità armonizzata, e hanno rilevato sia posizioni e/o importi da eliminare dalle registrazioni, in quanto non corrispondono a obbligazioni giuridiche perfezionate, sia situazioni nelle quali l’esigibilità avrà scadenza in esercizi successivi al 31 dicembre 2023
L’organo di revisione della Provincia ha espresso parere favorevole il 1° marzo 2023.
Ultimo aggiornamento
12/03/2024, 09:06