Derivazione acque pubbliche e licenze di attingimento
Il servizio si occupa delle procedure connesse al prelievo di acque pubbliche: derivazioni. La Provincia è competente al rilascio di concessioni per…
Mercoledì 20 novembre ore 19.30
Le ultime novità in materia.
Data: 26 Agosto 2023
Con il termine derivazione si definisce qualsiasi prelievo di acqua da corpi idrici (sotterranei o superficiali) realizzato mediante opere, manufatti o impianti fissi.
Costituiscono la derivazione l’insieme dei seguenti elementi: opere di raccolta, regolazione, estrazione, derivazione, condotta, uso, restituzione e scolo delle acque.
L’acqua (superficiale e sotterranea) è un bene di tutti e come tale non può essere sfruttata senza l’autorizzazione rilasciata dalle autorità preposte.
Tutti i soggetti pubblici o privati che vogliono derivare acque pubbliche direttamente da corpi idrici (sorgenti, laghi, corsi d’acqua superficiali o mediante pozzi per il prelievo delle acque di falda) devono ottenere apposita preventiva autorizzazione o concessione.
Non necessitano di autorizzazione alla derivazione:
La competenza per il rilascio delle autorizzazioni relative a “grandi derivazioni”, così come definite dal comma 2 dell’articolo 6 del regio decreto 1775 del 19332, è di Regione Lombardia mentre per le “piccole derivazioni” la competenza è della Provincia di Lecco.
Il prelievo di acque pubbliche senza la preventiva autorizzazione si configura come derivazione abusiva e come tale è soggetta all’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria prevista dall’articolo 17 comma 3 del regio decreto 1775 dell’11 dicembre 1933, come modificato dal decreto legislativo 152 del 3 aprile 2006.
Con la recente legge 68 del 13 giugno 2023 gli importi delle sanzioni sono stati aumentati e così definiti:
con riduzione di un terzo dell’importo, per entrambe le fattispecie, nel caso in cui sia in corso un iter procedurale autorizzativo o concessorio.
Note:
1 Per uso domestico si intende l’estrazione di acqua sotterranea da parte del proprietario di un fondo, ovvero da parte dell’affittuario o dell’usufruttuario dietro consenso espresso del proprietario, e la sua destinazione all’uso potabile, ivi compreso quello igienico, all’innaffiamento di orti e giardini, all’abbeveraggio del bestiame ivi compreso l’uso per scambio termico in impianti a pompa di calore, purché tali usi siano rivolti al nucleo familiare dell’utilizzatore e non configurino un’attività economico-produttiva o avente finalità di lucro.
2 Sono considerate grandi derivazioni quelle che eccedono i seguenti limiti:
Il servizio si occupa delle procedure connesse al prelievo di acque pubbliche: derivazioni. La Provincia è competente al rilascio di concessioni per…
Ultimo aggiornamento
28/08/2023, 09:28