Segnali di tenuta per l’occupazione lecchese nel 1° semestre 2022
I dati contenuti nel Report 36.
Data: 22 Settembre 2022
Mercoledì 20 novembre ore 19.30
I dati contenuti nel Report 36.
Data: 22 Settembre 2022
L’analisi dei dati occupazionali relativi al 2° trimestre di quest’anno, contenuta nel rapporto 36 dell’Osservatorio provinciale del mercato del lavoro lecchese, mostra segnali di tenuta del mercato del lavoro provinciale nella prima metà dell’anno.
In riferimento al 1° semestre 2022, l’esame delle comunicazioni obbligatorie pervenute ai Centri per l’impiego evidenzia un leggero incremento del numero degli avviamenti in provincia (21.946 unità rispetto ai 21.818 dello stesso periodo del 2021), anche se si registra un forte incremento delle cessazioni di rapporti di lavoro, che salgono a 20.546 unità (contro le 15.599 rilevate nel 1° semestre 2021).
Pertanto, nella prima metà di quest’anno il saldo tra avviamenti e cessazioni si mantiene ampiamente positivo (+1.400 unità), ma in calo rispetto al 1° trimestre 2021, quando il differenziale era stato maggiormente favorevole (+ 2.064 unità).
Rispetto alla tipologia degli avviamenti di contratti nel 2° trimestre 2022, l’inserimento di personale privo di specifiche qualifiche si mantiene sugli stessi livelli degli ultimi due trimestri (22% circa) e si assiste a una leggera diminuzione negli avviamenti di personale operaio qualificato (23,5%). Inoltre, si registra un aumento delle assunzioni di figure qualificate che si occupano di attività non manuali (38,2% sul totale degli inserimenti) e una leggera diminuzione negli inserimenti di personale altamente qualificato sia a livello manuale che intellettuale (15,4% del totale).
Sul fronte del ricorso agli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, il numero complessivo di ore di cassa integrazione guadagni autorizzate dall’Inps nel 2° trimestre 2022 risulta di poco superiore alle 300.000 unità, il valore più basso fatto registrare negli ultimi tre anni e analogo al livello rilevato nel 2° trimestre 2019.
Considerando che, nei primi sei mesi del 2022 il valore complessivo delle ore di cassa integrazione autorizzate (nello specifico ordinaria e straordinaria, con una trascurabile quota di Cig in deroga nel settore dei servizi) ammonta a circa 1 milione e 137 mila unità, è evidente il notevole miglioramento registrato nei confronti dello stesso periodo del 2021, quando le ore di cassa integrazione autorizzate erano state di ben sette volte superiori. Tra i settori economici, l’industria continua ad assorbire oltre tre quarti delle ore autorizzate nel 2° trimestre 2022.
In attesa di disporre alla fine di questo mese dei dati analitici sulle comunicazione obbligatorie registrate nel 1° semestre di quest’anno, che daranno un quadro preciso della tipologia e della durata degli avviamenti anche in riferimento ai settori e agli ambiti territoriali della provincia di Lecco, il quadro dei dati a disposizione mostra una sostanziale tenuta, con diversi indicatori che sono tornati ai livelli precedenti all’emergenza sanitaria e allo scoppio del conflitto nell’est Europa.
Il Consigliere delegato al Centro per l’impiego Carlo Malugani osserva: “A fronte di un quadro sostanzialmente positivo che registriamo nella prima metà di quest’anno, il moltiplicarsi di segnali negativi durante l’estate appena trascorsa (fortissimi rincari dei costi energetici, aumento dell’inflazione, crescita dei costi delle materie prime e del denaro, ecc.) ci spinge ad avere un approccio prudente per l’autunno, che si prospetta difficile per imprese e famiglie. Anche il sentiment degli imprenditori, soprattutto quelli operanti in settori energivori, è incline alla preoccupazione, quindi bisognerà prestare particolare attenzione ai bisogni delle imprese e dei lavoratori del nostro territorio”.
Ultimo aggiornamento
26/09/2022, 10:58