Giornate impegnative per il nucleo faunistico della Polizia provinciale
Data: 26 Maggio 2014
Mercoledì 20 novembre ore 19.30
Data: 26 Maggio 2014
Giornate impegnative per il nucleo faunistico della Polizia provinciale, allertato a più riprese nelle ultime ore in soccorso di fauna selvatica o per impedire situazioni di potenziale pericolo per l’incolumità derivanti dalla presenza in aree urbanizzate.
Dopo la discesa anomala del capriolo in centro Lecco, i daini fuggiti da allevamenti privati e catturati con telenarcosi e il cervo maschio impattatosi contro una recinzione nel cuore di Mandello, ieri un capriolo femmina, già debilitato e con numerose escoriazioni sul corpo, si è infilato in un parcheggio adiacente a un ristorante in località Pino di Varenna, nel vano tentativo di partorire i suoi piccoli. Purtroppo, nonostante l’intervento della squadra d’emergenza della Polizia provinciale e il supporto del veterinario dell’ASL, l’animale non ce l’ha fatta.
Nella mattinata di ieri un’altra chiamata ha allertato la Polizia provinciale per un’anatra ferita, che dopo l’impatto coi fili della corrente elettrica si era schiantata sui binari presso la stazione di Mandello. Recuperata dagli agenti della Polizia provinciale, l’anatra è stata successivamente trasferita in un centro di primo soccorso gestito dall’Ambito Territoriale di Caccia meratese a Sala al Barro di Galbiate, dopo visita veterinaria con esito favorevole.
L’attività della Polizia provinciale si articola in più di 350 interventi ogni anno, in soccorso della fauna selvatica autoctona (e non solo) in difficoltà o potenziale causa di incidentalità sulle strade.
Cervi, cinghiali, mufloni, caprioli, daini, rapaci, camosci, cigni, tassi, ricci, piccola avifauna, rettili o animali esotici: la Polizia provinciale interviene, se necessario seda l’animale con l’ausilio di un veterinario, lo sottopone a visita sanitaria e da ultimo, se l’animale non può essere liberato o non deve essere soppresso, lo conferisce al centro di recupero per la fauna selvatica in Valpredina.
Un lavoro quotidiano h 24, a volte non privo di pericoli per l’operatore di polizia, che interviene anche in situazioni avverse sotto il profilo meteorologico, logistico o ambientale, nei boschi, in canaloni, in alveo di fiumi o in mezzo al lago. Senza dimenticare che molti degli animali soccorsi o catturati sono ungulati provvisti di palco o rapaci muniti di artigli.
Ultimo aggiornamento
25/06/2020, 16:20