Il Vice Presidente Simonetti all’Assemblea UPI: forte preoccupazione per il futuro dei servizi ai cittadini e la manutenzione degli edifici scolastici
Data: 16 Gennaio 2014
Venerdì 27 dicembre a Lecco e Merate
Data: 16 Gennaio 2014
Lecco, 16 gennaio 2014 – Il Vice Presidente Stefano Simonetti ha rappresentato la Provincia di Lecco oggi a Roma all’Assemblea dell’Unione Province d’Italia (UPI) per la legge di stabilità e l’avvio della discussione del Disegno di Legge sulle Province in Senato e per le iniziative da assumere.
“Tutti gli interventi dei presenti – commenta il Vice Presidente Simonetti – hanno evidenziato la grande preoccupazione per il caos istituzionale che creerà questa falsa riforma; soprattutto si è evidenziata la preoccupazione per la gestione degli edifici scolastici. Ho condiviso la preoccupazione per l’impoverimento e il deterioramento del patrimonio infrastrutturale pubblico e dalla fine del mandato le difficoltà operative e finanziarie per la gestione di scuole, strade e difesa del suolo. Infine sono emerse serie preoccupazioni per il mantenimento delle minime condizioni di sicurezza e dei servizi per i nostri cittadini. Il Disegno di Legge Delrio è una falsa riforma che provocherà una diminuzione dell’erogazione dei servizi, maggiori costi e disfunzioni istituzionali. Il Commissariamento è da tutti considerato un vero attacco alla democrazia, quindi non è condiviso il sistema di voto di secondo livello. Ora è opportuno sensibilizzare i rappresentanti in Parlamento sui reali effetti e i problemi che tale Disegno di Legge porterà sui territori, a partire dalla difficoltà di gestire, riscaldare e mantenere i livelli di sicurezza negli edifici scolastici di competenza provinciale”.
“Faremo fino in fondo il nostro dovere – aggiunge il Presidente Daniele Nava – ma siamo fortemente preoccupati per gli effetti di questa inutile riforma. La nostra non è una mera difesa delle Province, ma una battaglia di libertà in difesa dei servizi che vogliamo siano garantiti ai nostri cittadini, cosa che questa riforma mette seriamente a rischio”.
Ultimo aggiornamento
26/06/2020, 11:51