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Canone non ricognitorio: le precisazioni dell’Assessore al Bilancio Ennio Fumagalli

Data: 28 Giugno 2013

In merito agli articoli apparsi nei giorni scorsi sugli organi di informazione e relativi alle polemiche nei confronti della Provincia di Lecco per l’applicazione del canone non ricognitorio, l’Assessore al Bilancio Ennio Fumagalli intende precisare quanto segue:

“Il canone non ricognitorio è previsto dal Codice della Strada (articolo 27): è il corrispettivo per l’uso particolare da parte del privato del suolo pubblico e del bene demaniale, ed è basato sulla valutazione economica del vantaggio che il privato ricava dall’uso o dalla prossimità del bene demaniale stesso.

Con delibera del Consiglio Provinciale del 28 aprile 2011, approvata all’unanimità, la Provincia di Lecco, come altri enti locali, ha deciso di applicare questo canone non certo fare cassa, ma per mettere mano e regolamentare la realtà, spesso caotica, della cartellonistica e dei mezzi pubblicitari lungo le strade provinciali, per censire la situazione e soprattutto per evitare abusi di ogni tipo.

Trattandosi di una fase sperimentale nell’applicazione di nuove modalità e regole per le occupazioni, la Provincia sta già monitorando e valutando i risultati ottenuti, le criticità e le proposte di modifiche pervenute. A questo proposito si segnala che la Provincia ha già incontrato nelle scorse settimane e incontrerà anche nei prossimi giorni i rappresentanti delle Associazioni di categoria interessate proprio per illustrare nel dettaglio il quadro normativo di riferimento e per raccogliere le criticità e le proposte di modifica.

La Provincia è in contatto continuo con la società che gestisce il servizio di riscossione (affidato con gara pubblica per 5 anni) e si è resa disponibile a proporre delle modifiche nel Consiglio Provinciale di settembre in sede di revisione annuale delle tariffe, pur nella compatibilità contrattuale del gestore, che si è dimostrato altrettanto disponibile.

Inoltre la Provincia ha concordato con il gestore di evitare l’applicazione immediata di sanzioni e interessi fino al 31 dicembre 2013.

I fondi raccolti con questo canone saranno utilizzati per l’estinzione anticipata dei mutui e per compensare parzialmente gli elevati tagli alle risorse e ai trasferimenti statali subiti in questi ultimi anni dalla Provincia di Lecco, risorse necessarie per l’erogazione dei servizi primari ai cittadini”.

Ultimo aggiornamento
26/06/2020, 11:39