Chiusura uffici provinciali

Venerdì 27 dicembre a Lecco e Merate

Sopralluogo dell’Assessore Simonetti con la stampa al cantiere del Centro Espositivo Museale

Data: 6 Novembre 2012

PREMESSA

Il Centro Espositivo Museale viene realizzato in una porzione dell’edificio del padiglione maternità dell’ex Ospedale di Lecco, struttura acquistata dalla Provincia di Lecco nell’ottobre 2009, sulla base di un Protocollo d’Intesa firmato tra Provincia di Lecco, Comune di Lecco e Politecnico di Milano.

Da un punto di vista edilizio, si tratta di un intervento complesso, che prevede opere di consolidamento strutturale e importanti lavori impiantistici, con notevoli difficoltà operative collegate alla carenza di spazi liberi per il cantiere, essendo il lotto quasi per intero edificato e con dislivelli che non consentono la movimentazione di mezzi all’interno dell’area.

Il costo complessivo dell’intervento edilizio è di circa 3.960.000 euro (IVA esclusa).

Per l’intervento, nel suo complesso, sono stati stanziati 6.400.000 euro (lavori, IVA, spese tecniche, spese per allacciamenti, acquisto area, ecc), così suddivisi, tra i soggetti cofinanziatori:

  • Regione Lombardia:              1.000.000 euro
  • Provincia di Lecco:                1.200.000 euro
  • Comune di Lecco:                 1.200.000 euro
  • Fondazione CARIPLO:          3.000.000 euro

La gara per l’affidamento dei lavori ha individuato come aggiudicataria la ditta STEDA Spa con sede in Rossano Veneto (VI). Si prevede la conclusione lavori entro la fine del 2013.

FINALITA’ DELL’INTERVENTO

L’intervento, organizzato su più piani, è finalizzato alla realizzazione di un’area espositiva di circa 1.050 mq, con spazi per sale audiovisive e per la didattica, oltre alla hall, al guardaroba e ai vani tecnici e di servizio; la superficie di ogni singolo piano è di circa 750 mq.

Dalla documentazione del progetto originario degli anni ’30, a firma degli ingegneri. Amigoni e Ruggeri, è stato riscontrato che l’ingresso all’immobile era localizzato lungo via Ghislanzoni

Il progetto di riqualificazione, in accordo con la Soprintendenza, prevede il ripristino dell’accesso da via Ghislanzoni, al piano terra del fabbricato, localizzazione che permette lo svincolo dall’ex ingresso dell’area ospedaliera tramite cortile interno e un’adeguata distribuzione degli spazi interni, funzionali alla nuova destinazione d’uso.

Queste soluzioni sono state, a suo tempo, condivise con l’Amministrazione Comunale tramite il Direttore dei Musei Civici di Lecco.

La Soprintendenza ha consentito, nell’ambito delle proprie valutazioni relative agli aspetti edilizi dell’immobile oggetto di tutela, l’inserimento di nuove strutture in acciaio per la realizzazione della scala di sicurezza e in acciaio e vetro per la realizzazione della nuova hall di ingresso.

Il dislivello attualmente esistente tra via Ghislanzoni e il nuovo ingresso verrà superato mediante la realizzazione di una rampa e di una scalinata esterne.

MODALITA’ DI INTERVENTO

L’intervento in progetto interessa solo tre dei quattro livelli su cui è organizzato l’edificio e non investe l’ala verso via Amendola.

Tuttavia è previsto un intervento di manutenzione per le facciate e per la copertura rivolto al fabbricato nel suo complesso.

Sono necessari importanti interventi strutturali per adeguare l’esistente al nuovo utilizzo, le modalità di consolidamento proposto prevedono di rendere l’intero fabbricato sismoresistente.

A livello impiantistico, i locali saranno dotati di impianto di ventilazione, di impianto di riscaldamento/rinfrescamento che consentirà il controllo puntuale della temperatura negli ambienti, nonché il controllo dell’umidità, come richiesto dalla Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici della Lombardia, consultata in fase di progettazione, per la conservazione degli oggetti esposti.

ESECUZIONE LAVORI

Durante le operazioni eseguite nelle aree esterne sono stati rinvenuti cunicoli completamente interrati che contenevano tubazioni rivestite in amianto; pertanto è stata immediatamente coinvolta l’ASL di Lecco, che ha effettuato un minuzioso sopralluogo e ha richiesto di approfondire l’argomento mediante la mappatura dell’area e del fabbricato nel suo complesso.

Il prelevamento dei campioni e la loro analisi hanno evidenziato la presenza di componenti in amianto nelle colle delle pavimentazioni in linoleum.

Ha così avuto inizio l’attività di bonifica, che ha comportato un lungo periodo di fermo cantiere in più step; l’intervento di rimozione e smaltimento si è svolto in più fasi, anche a seguito dell’attività di demolizione interna e di scrostamento degli intonaci, che ha messo in luce nuovi ritrovamenti inglobati nelle murature e pertanto non rilevabili nella prima attività di mappatura e bonifica.

Data l’estensione della presenza di componenti in amianto, la Provincia di Lecco ha deciso di estendere l’attività di bonifica anche nelle porzioni di fabbricato non oggetto dell’intervento di riqualificazione.

La scelta di estendere l’intervento a tutto il complesso immobiliare ha consentito di smaltire completamente il materiale tossico, senza obbligo dell’Ente di monitoraggio continuo di questi elementi e di restituire alla collettività un edificio completamente bonificato.

Parallelamente, sempre a seguito dell’esecuzione delle demolizioni interne e dello scrostamento degli intonaci, sono state rilevate criticità nelle strutture, non rilevabili in fase progettuale, che hanno comportato un adeguamento dell’intervento proposto inizialmente e con l’estensione dello stesso anche alle porzioni di fabbricato escluse dalla ristrutturazione.

La Provincia ha infatti scelto di estendere i consolidamenti statici per rendere l’edificio totalmente adeguato ai parametri sismici e valutando anche che l’esecuzione di questi interventi permetterà una minore incidenza delle risorse pubbliche per il completamento dell’opera nella sua totalità; infatti, oltre a limitare le criticità che un nuovo cantiere provocherebbe su una struttura funzionante, la realizzazione contestuale di opere di natura strutturale consentirà l’abbattimento di futuri costi relativi alle opere provvisionali, quali recinzioni, baracche, ponteggi.

L’Assessore ai Lavori Pubblici

Stefano Simonetti

Ultimo aggiornamento
26/06/2020, 11:06