OSSERVATORIO PROVINCIALE MERCATO DEL LAVORO: PRIMI SEGNALI POSITIVI ANCHE PER L’OCCUPAZIONE
Data: 7 Giugno 2011
Venerdì 27 dicembre a Lecco e Merate
Data: 7 Giugno 2011
Timidi segnali di ripresa per il sistema occupazionale lecchese, alla luce dei dati relativi al 1° trimestre 2011, elaborati dall’Osservatorio Provinciale del Mercato del Lavoro.
Il dato più significativo riguarda il numero degli avviamenti che nel 1° trimestre sfiora le 9.000 unità, livello decisamente superiore a quello registrato nel trimestre precedente (8.000) e a quello dei primi tre mesi dello scorso anno (7.800); in ripresa anche la quota di assunzioni a tempo indeterminato (circa 300 unità in più rispetto al 4° trimestre 2010). In particolare si evidenza, sempre con riferimento alle assunzioni, la performance del settore industriale e dell’edilizia che, con circa 4.000 avviamenti, registra un incremento di oltre 1.000 unità rispetto all’ultimo periodo del 2010; il dato del 2011 è il più alto a partire dall’inizio 2009.
In un contesto generale ancora difficile emergono alcuni segnali incoraggianti. Lecco, con il 5,3%, si colloca al 3° posto in Lombardia come tasso disoccupazione, registrando una performance migliore rispetto alla media regionale (5,6%). Ottimo il dato sul tasso di occupazione che vede Lecco al secondo posto in Lombardia superata solo da Milano. Anche per il tasso di attività la nostra provincia si inserisce al terzo posto con un valore di +0,4 punti rispetto alla media regionale. Altri dati confortanti vengono dall’occupazione femminile e dalla riduzione del ricorso agli ammortizzatori sociali, mentre rimangono delle criticità nell’inserimento del lavoro dei giovani.
“Questi dati positivi – sottolinea l’Assessore al Lavoro Fabio Dadati – sono il frutto dell’impegno della Provincia nel fare rete insieme agli altri attori del territorio con la finalità di sostenere le aziende per un rilancio soprattutto nei settori strategici, quali l’industria e il turismo attraverso una serie di attività integrate. Va in questa direzione anche la recente costituzione da parte del Presidente Nava dei Tavoli di Sviluppo per la semplificazione e il supporto all’insediamento e allo sviluppo delle imprese nel territorio lecchese. Nei confronti dei giovani abbiamo costituito una task force volta a favorire la loro transizione dalla scuola al mercato del lavoro; i primi provvedimenti riguardano il protocollo con la fondazione Carsana, l’adozione della dote comune e un progetto in fase di studio avanzato che prevede l’accompagnamento di giovani all’interno delle aziende che affiancano un pensionando in una sorta di passaggio di testimone”.
Il Focus presentato d’intesa con il Settore Istruzione sulla qualità dell’offerta formativa in provincia di Lecco evidenzia una posizione di assoluto rilievo nel ranking Regionale e con riferimento al dato nazionale. Dal 20° posto dell’indagine 2007 la scuola lecchese si colloca al 9° posto assoluto. “Un miglioramento – commenta l’assessore all’Istruzione Luca Teti – che ci deve impegnare a fare sempre di più in modo particolare per quanto attiene all’insuccesso scolastico che, soprattutto nel primo biennio delle nostre scuole superiori, registra valori abbastanza elevati, anche se migliori rispetto al 2007”.
La riduzione del ricorso ai diversi ammortizzatori sociali è un segnale importante. In flessione rispetto al 1° trimestre del 2010 l’utilizzo della Cassa Integrazione Guadagni in deroga e delle ore autorizzate della Cassa Integrazione Guadagni ordinaria (pari nei primi tre mesi del 2011 a circa 600.000 ore), che torna ai valori poco al di sopra dell’inizio della crisi.
Rimangono motivi di preoccupazione dall’analisi dei dati della Cassa Integrazione Guadagni straordinaria che viceversa tocca, per numero di ore autorizzate, il livello record degli ultimi tre anni (oltre 2.400.000 ore); questo ampio ricorso evidenzia una situazione di particolare gravità che sta investendo alcune imprese del territorio più negli aspetti strutturali che congiunturali.
Positivi i segnali dal mondo delle imprese, la cui natalità è cresciuta nel corso dei primi tre mesi dell’anno (570 nuove aziende) con ritmi superiori a quelli osservati nel trimestre precedente e nel medesimo periodo del 2010; dinamica positiva che riguarda soprattutto il settore dei servizi, ma che investe numerosi comparti anche del manifatturiero.
Elemento positivo è la posizione di Lecco tra le province lombarde: con riferimento ai principali tassi relativi all’occupazione (compresa quella femminile e giovanile) la provincia di Lecco si inserisce ai primi posti del ranking regionale: 3° posto per tasso di attività e per quello di disoccupazione; 2° posto per tasso di occupazione (il dato delle donne vede la nostra provincia al 4° posto per tasso di occupazione e disoccupazione e al 5° per quello di attività).
“L’economia lecchese – sottolinea il Presidente dell’Ente camerale Vico Valassi – conferma di essere pro-ciclica: dopo aver frenato più di altre durante la crisi, ha messo a segno una buona ripartenza, da cui possiamo trarre fiducia e un ragionevole ottimismo. Il tessuto imprenditoriale locale, composto in prevalenza da piccole imprese, ha tenuto con performance spesso migliori di quelle registrate nei territori vicini. Tuttavia la crisi non può dirsi definitivamente superata: la Camera continuerà a sostenere l’economia locale e ad ascoltare le istanze del mondo produttivo, impegnandosi a dare risposte concrete, servizi efficienti e progettualità alte, anche grazie alle relazioni e alleanze con i diversi livelli di governo e decisionali”.
“Di particolare rilievo – osserva il Presidente di Network Occupazione Paolo Galbiati – i due Focus che l’Osservatorio ha sviluppato in questo numero. L’andamento dell’occupazione femminile manifesta infatti un grado di positività che lascia ben sperare sulle aperture che il settore manifatturiero e dei servizi possono offrire in un momento congiunturale che sembra ormai definitivamente aver superato le recenti criticità; d’altro canto l’analisi sugli esiti scolastici e sul livello di apprendimento negli istituti lecchesi invita a considerare l’importanza di un sempre più stretto rapporto fra mondo della scuola e mondo del lavoro, in modo da far percepire agli alunni quanto le regole di rendimento sui banchi di scuola possano essere propedeutiche a ciò che il mondo del lavoro richiederà loro. Puntualità, impegno, aggiornamento continuo, risultati: queste alcune parole chiave in comune fra le due realtà temporali, scuola e lavoro, che il territorio lecchese, ricco di esempi virtuosi, deve poter trasferire anche tramite le esperienze dirette di imprenditori e operatori impegnati nelle scuole per creare un futuro ai giovani”.
Lecco, 07 Giugno 2011
Ultimo aggiornamento
26/06/2020, 11:31